GLI INIZI
La storia della Lorenzoni comincia nell'invero del 1967 quando, su proposta di Giuseppe Panni, un gruppo di pioniere ragazze braidesi si ritrova per mettere insieme una squadra di hockey su prato, uno sport che già da qualche anno, sponda maschile, si stava diffondendo a Bra. Una gita al mercato per trovare, a fatica, 11 magliette tutte uguali (in lana...) e si può finalmente cominciare.
Due sole partite in quell'anno: due amichevoli contro il Cannes, la prima persa 3 a 0, la seconda vinta grazie ai goal di Ketty Fasano e Laura Gualzetti.
Nel 1969 l'allora Hockey Femminile Braidese partecipa al primo campionato, nel 1970 arriva un nuovo presidente/sponsor. Si chiama Augusto Lorenzoni: fu lui a fondare l'hockey a Bra e la fiducia che il nuovo Presidente dà alle terribili ragazze braidesi verrà presto ricambiata.
ANNI 70
Nel 1971 la squadra partecipa alle finali nazionali di Riva del Garda per la prima volta con il nome di Hf Lorenzoni: le braidesi non andranno oltre il terzo posto ma l'emozione di esserci è meglio di una vittoria.
Nel 1972 arriva a Bra il fuoriclasse indiano Inder Singh e grazie ai suoi preziosi insegnamenti le ragazze migliorano a vista d'occhio arrivando a conquistare il primo scudetto indoor a Genova e nel 1974 il tricolore prato, primo di una lunghissima serie.
Nel 1975 Bra diventa internazionale: al comunale si gioca la sfida di Coppa Campioni contro lo Slavia Praga. La Lorenzoni si veste di neroturchese e con i nuovi colori sociali, sotto la guida di Giovanni Grosso, vince 5 scudetti consecutivi. La curiosità attorno alla squadra è così alta che il famoso scrittore Giovanni Arpino dedica un delizioso articolo alla Lorenzoni dal titolo "Campionissime col panino".
ANNI 80
Gli anni '80 iniziano benissimo con la conquista del doppio scudetto indoor e prato, rispettivamente il 4° ed il 7° della storia neroturchese.
Nel 1982 viene assegnata a Bra la finale della Coppa dei Campioni: l'inadeguatezza del manto braidese comporta lo spostamento delle finali nella vicina Alba ma permette finalmente di iniziare a lavorare per ottenere un campo da hockey che diverrà realtà nel 1985.
Nel frattempo a Bra era arrivato il palazzetto e negli anni '80 Bra è la capitale dell'hockey femminile con addirittura tre formazioni locali a contendersi il titolo indoor.
Nel 1983 la Lorenzoni conquista l'ottavo scudetto su prato ma deve purtroppo dire addio al presidentissimo Augusto che non riesce a vincere la personale battaglia per la vita. Toccante il carosello delle ragazze sono la finestra della clinica Città di Bra per omaggiare colui che aveva reso grande l'hockey femminile di Bra. Di lì a pochi giorni Augusto Lorenzoni se ne andrà lasciando un vuoto incolmabile nelle atlete, nei dirigenti e nella città intera.
La storia continua: le braidesi si rinforzano con importanti arrivi dall'Italia e dall'estero, in particolare nel 1984 da Eindhoven si trasferisce a Bra Liliane Van Suylen che grazie ad una strepitosa media goal contribuisce alla conquista del nono scudetto prato e del sesto titolo indoor.
Nel frattempo Giovanni Arpino, lo scrittore, è diventato Presidente della società.
Le braidesi continuano a maturare importanti esperienze europee: in particolare nel 1985 sotto la guida di Nick Isbout e grazie all'innesto di Carla Cotelli, Loredana Valvo d Antonella Cecca arrivano buoni piazzamenti.
Negli anni successivi la guida tecnica è in mano a Silvia Brizio ed Antonio Piscitelli: molte storiche bandiere sono ai box in dolce attesa e la squadra ottiene un insperato quinto posto. In parallelo è ottimo il lavoro del vivaio: tutte le giovanili vincono lo scudetto preparando il ricambio generazionale. La terza squadra braidese confluisce nella Lorenzoni e molti nuovi talenti indossano la maglia neroturchese: fra di loro Pina Scardamaglia, Patrizia Maresca, Marilena Franco, Flvia Clerici e Gabriella Luparia. Purtroppo viene a mancare prematuramente il Presidente Arpino.
Sul campo la formazione così rinforzata vince due titoli indoor ma per cinque anni consecutivi arriva seconda in campionato mancando l'appuntamento con la stella.
ANNI 90
Nel 1992 arriva il nono sigillo al coperto con tante mamme/atlete in squadra che a fine stagione lasceranno. Fra loro Bianca Prando, Giuli Berrino, Agnese Bonardi e Gianna Fissore.
E' anche l'anno del venticinquennale della fondazione della Lorenzoni e non mancano i festeggiamenti.
L'obiettivo oramai è la stella, il decimo scudetto.
Dalla Bielorussia arrivano Elena Romanenko e Masha Tchernych, in panchina con la prima squadra siede Flavio Gallo.
Nel 1995 arriva il decimo sigillo indor grazie alla straordinaria vena realizzativa di Patrizia Maresca ed Elena Mazzoleni ed alla superba prestazione fra i pali di Roberta Tealdi. Dopo uno storico quinto posto assoluto nella Cup Winners Cup arriva finalmente la stella grazie ad un tre a zero contro il Cus Catania con reti, manco a dirlo, di Mazzoleni e Maresca. In questo anno meraviglioso arriva anche lo scudetto under 18 che mancava da quasi dieci anni. Purtroppo bisogna anche salutare un amico, scompare Franco Deriu maestro dell'hockey maschile e del promozionale. Fra i suoi allievi troviamo anche Giuseppe Calonico, futuro Presidente della Lorenzoni.
L'anno successivo la Lorenzoni conquista la promozione in poule B nell'europeo di casa grazie alle straordinarie prove di Maresca e del portiere Elena Rivetti.
Nel 1997 arriva l'undicesimo scudetto che dà alla Lorenzoni il diritto di partecipare l'anno successivo alla Coppa dei Campioni poule A di Londra.
Da Villarperosa arriva in neroturchese Silvana Ughetto, giocatrice e persona indimenticabile.
La stagione 1998/99 porta due grandi novità; Inder Singh diventa Presidente della Lorenzoni e due importanti giocatori olandesi in forza all'Hc Bra, Eric Verboom e Dave Smolenaars assumo la guida tecnica della squadra. Verboom getterà le basi per un nuovo modo di interpretare l'indoor mentre con Smolenaars la Lorenzoni conquista la Coppa Italia.
Fra il '97 ed il '99 arrivano tre titoli prato e due indoor con l'under 18, segno che un gruppo forte sta crescendo alle spalle della prima squadra.
ANNI 2000
Gli anni 2000 si aprono con il 12° scudetto conquistato a Cernusco: in panchina siede Massimo Lanzano, la squadra fra i talenti annovera Masha "cerniera" Tcernych, Giannaccaro, Damasco, Scardamaglia in difesa a rendere tranquilla la bravissima Rivetti fra i pali; a metà campo sanno dire la loro Carletti, Quaranta e Titti Grosso. A fare goal ci pensano Tosco, Celli, Febre e Patrizia Maresca. A fine anno Maresca andrà in Olanda mentre Max Lanzano partirà alla volta di Roma.
Prenderà le redini della squadra il torinese Picco che guiderà la Lorenzoni all'europeo di Praga del 2001. Purtroppo in quell'anno il Presidente Inder Singh scompare prematuramente: in suo onore assume la presidenza la moglie Gianna Fissore con la stessa passione e la stessa abilità che aveva messo in campo.
Tornano in panchina Brizio e Piscitelli: con loro si partecipa alla Cup Winners Cup nel 2002. Le esperte Tchernych e Romanenko fanno da chiocce alle più giovani ma le avversarie sono molto forti e la Poule A viene persa. La coppa permette però di notare una forte giocatrice del Moskowskaya Pravda: Zhanna Savenko, che di lì a poco avrebbe vestito la maglia neroturchese.
Al rientro dalla Galizia, forte dell'esperienza internazionale, la Lorenzoni vince a Roma la quinta Coppa Italia.
Nel 2003 si gioca la coppa a Vienna dove esordisce Savenko insieme a tante giovani che si stanno conquistando il posto in prima squadra come Berrino, Sanna, Singh e Chiara Mortarino, portiere proveniente dalla Moncalvese.
Il timone della squadra passa all'olandese Inike Botden, a fine anno dall'Ucraina arriva anche Nataliya Davidenko. Lei e Savenko sceglieranno Bra per viverci ed acquisiranno la cittadinanza italiana.
Rientra da Roma Massimo Lanzano e conquista lo scudetto con la squadra ragazze; insieme a Rolf Altherr con la prima squadra vola a Vienna per la Coppa delle Coppe. La squadra vede Savenko in maternità sostituita da Metz e Brok, mentre si fanno notare alcune giovani come Sara Agrò, Ilaria Signorelli e Lorena Caristo. La Lorenzoni mantiene la Poule B.
Nel 2006 da Buenos Aires arrivano Vittoria "Vicky" Corso e Paula Tablado. Vittoria ha sicuramente un nome bene augurante, ma soprattutto il talento necessario per lanciare la sfida al San Saba che negli ultimi 6 anni ha vinto 4 scudetti.
Il campionato termina a pari punti, serve lo spareggio. A Roma la Lorenzoni vince 6 a 1, in casa va sotto e si innervosisce Un provvidenziale diluvio sospende il match e permette alla squadra di rimettere a posto le idee. Si torna in campo e le reti di Celli e Savenko regalano il 13esimo scudetto.
L'anno successivo, sempre con Lanzano e Signorelli in panchina, la Lorenzoni conquista a Cernusco la sesta coppa Italia. Il 2007 vede anche il trionfo dell'under 18 nel campionato di categoria.
Nel 2008 la panchina è di Rolf Altherr e con lui la Lorenzoni vince l'indoor a Verona contro due fortissime formazioni: il Mori Villafranca ed il Cus Torino. Indoor al bacio per la Lorenzoni che porta a casa anche i titoli under 21 sempre con Altherr e under 16 con Loris Perelli al timone della squadra.
Sempre nel 2008 la squadra è a Rakovnik per la Coppa dei Campioni: rientrano dalle qualificazioni olimpiche in Canada Verrino, Singh e Quaranta, accanto a Tablado gioca Magui Rebollo, la porta è difesa da Sara Sorial.
L'esperienza in Repubblica Ceca aiuta la squadra ad alzare la settima coppa Italia.
Il 2008 prosegue con un'incredibile striscia di successi giovanili inaugurata nel 2007 e portata avanti per 5 anni consecutivi che porterà a totalizzare nove titoli fra under 16, 18 e 21. Si distinguono Lisa Di Blasi, Anna Miele ed Alessia Bavaro che vestiranno anche la maglia della nazionale giovanile.
Il 2009 è un anno positivo per il club: si comincia benissimo con il successo nell'indoor alle finali di Fossano dove il giovane tecnico bulgaro Stefan Chavdarov riesce ancora una volta ad avere la meglio contro Mori e Torino. Si parte per la Coppa Campioni Indoor a Wettingen dove la Lorenzoni agguanta il secondo posto. Positiva è anche l'esperienza europea prato a Manchester. In campionato la Lorenzoni chiude al terzo posto, l'under 14 vince il titolo a Bra, titolo che si aggiunge ai successi indoor dell'under 16 e dell'under 18.
STORIA
ANNI 10
Nel 2010 arriva il tredicesimo titolo indoor, il terzo consecutivo che consacra le braidesi come vere indooriste. Straordinaria è anche la prestazione europea della Lorenzoni che in Portogallo conquista la massima serie. In campionato la squadra chiude al terzo posto ma a Roma arriva l'ottavo successo in Coppa Italia.
Le avversarie si attrezzano per lanciare la sfida nell'indoor 2011. In particolare il Mori Villafranca ha una squadra molto competitiva, ma la Lorenzoni è più forte e porta a casa il quattordicesimo titolo in palestra, quarto di fila. Alla squadra si aggiunge la spagnola Marta Martin che con la propria classe ed esperienza aiuta a disputare un positivo europeo indoor nella massima serie. Purtroppo la difficile salvezza non arriva.
Salvezza che invece arriva nell'Euro Challenge di Bra grazie al successo nell'ultima partita contro l'Hc Praga.
Si aggiunge alla squadra Matilde Canavosio, italo argentina con una lunga esperienza nel Mori Villafranca.
E' sempre più indoor: a Bologna la Lorenzoni festeggia la cinquina anche grazie al contributo di Irina Vyhanyaylo, nuovo arrivo in casa neroturchese.
Indoor di successo anche in Europa: a Praga la Lorenzoni conquista la promozione in poule A.
Il 2012 è anche l'anno del successo all'aperto: la Lorenzoni vince lo scudetto prato al termine di una straordinaria cavalcata che vedrà 15 successi su 16 partite e nessuna sconfitta. A fine anno salutano Singh, in partenza per la Spagna, Pelazza che rientra a Moncalvo e Tosco che giocherà per un anno a Cernusco. Arriva dalla Bulgaria Veny Bosolova e con lei arriva anche il sesto sigillo indoor festeggiato in casa.
Anche le giovani non scherzano: 4 scudetti under 16, 4 under 18 ed uno under 21!
Il binomio prato indoor si ripete anche nel 2013 con il successo finale delle braidesi.
Nella coppa organizzata a Catania la Lorenzoni chiude con un ottimo terzo posto.
Presidente della Società diventa Giuseppe "Pino" Calonico.
Stefan Chavdarov, allenatore dei tanti successi, saluta e viene sostituito dal duo Gualtiero Berrino/Marco Moschella.
Mortarino rimpiazza Sorial fra i pali Canavosio e Tosco (rientrata da Cernusco) sono ai box in maternità.
Positive le esperienze europee ma mancano successi in Italia: l'indoor regala l'argento mentre il campioanto prato vede la Lorenzoni chiudere al quinto posto.
Nel 2015 si parte per le finali indoor di Bologna: una forte nevicata mette a rischio la partecipazioni alla manifestazione ma, seppur in ritardo, la Lorenzoni arriva e gioca alla grande conquistando la finalissima contro il Cernusco. Grande suspence anche per un malessere che colpisce Mortarino nel momento di maggior difficoltà delle braidesi che alla fine rimontano grazie a Simona Berrino e Tosco e conquistano il titolo. In campionato la Lorenzoni gioca delle bellissime finali in casa ma non va al di là del quarto posto (sconfitta all'ultimo secondo in semifinale, sconfitta agli shoot out nella finalina).
Il titolo indoor sfugge per poco l'anno successivo, quando la Lorenzoni perde la finale i Pisa contro le padrone di casa.
In campionato nonostante una squadra molto giovane arriva il terzo posto.
A settembre la guida tecnica passa a Roberto Picco che porta con sé Rivero e Monteleone da Torino. L'inizio di stagione non è esaltante, a metà anno in panchina torna Berrino che nell'indoor riesce ad ottenere un inatteso quanto meritatissimo bronzo. Alla fine la Lorenzoni chiuderà il campionato prato al quarto posto.
Nel frattempo sta crescendo un gruppetto di ragazzine terribili guidate da Massimo Anania e Stefania Tosco: le giovani under 14 ottengono lo scudetto a Catania ed arrivano anche due titoli con l'under 12.
Si arriva a festeggiare il cinquantesimo compleanno della Lorenzoni.
Il Presidente Calonico regala alla squadra l'olimpionica spagnola Raquel Huertas che riesce a donare nuovo vigore alla squadra.
La stagione 2017/2018 è da incorniciare: le neroturchesi, allenate da Laura "Lali" Rivero, vincono tutto quanto si possa vincere.
La Lorenzoni conquista a febbraio lo scudetto indoor in una finale tiratissima contro il Pisa, bissa il successo su prato proprio davanti alle toscane.
Dopo qualche anno di assenza torna la Coppa Italia e nelle final four di Roma la Lorenzoni supera di nuovo il Pisa agli shoot out.
Mai sazie di vittore le neroturchesi portano a casa anche la Supercoppa italiana grazie all'ennesimo successo contro il Cus Pisa: la Lorenzoni conquista uno storico poker.
Bene anche le giovani che portano a casa il double prato ed indoor nell'under 14 e tantissimi podi.